Uscita Didattica all’Acquedotto di Sangano: La Cattedrale dell’Acqua e la Sfida del Consumo Consapevole

Un'uscita didattica davvero speciale ha coinvolto gli studenti della 2A, 2B e 2E della Scuola Secondaria di I Grado di Avigliana

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Uscita Didattica all’Acquedotto di Sangano: La Cattedrale dell’Acqua e la Sfida del Consumo Consapevole

Un’uscita didattica davvero speciale ha coinvolto gli studenti della 2A, 2B e 2E della Scuola Secondaria di I Grado di Avigliana, che hanno avuto l’opportunità di visitare l’Acquedotto di Sangano, un’imponente struttura storica che ha affascinato tutti per la sua bellezza e la sua importanza. La cisterna, che risale al 1860, è stata definita la “Cattedrale dell’Acqua” per la sua grandezza e per l’architettura maestosa che la caratterizza. Un capolavoro ingegneristico che ancora oggi, dopo oltre un secolo e mezzo, continua a testimoniare l’ingegno umano nella gestione delle risorse idriche.

La visita ha permesso agli studenti di esplorare da vicino una delle opere più straordinarie della zona, che attualmente, insieme alle fonti del Pian della Mussa, fornisce il 10% dell’acqua distribuita dalla Smat. La cisterna, con le sue alte volte e la sua capacità di contenere milioni di litri d’acqua, ha lasciato tutti senza parole, facendo riflettere sulla grandiosità della struttura e sull’importanza dell’acqua nella vita quotidiana.

Oltre all’ammirazione per l’opera, l’uscita ha offerto anche l’occasione per affrontare un tema sempre più urgente: il consumo consapevole dell’acqua potabile. In un periodo in cui le risorse naturali sono sempre più a rischio, gli studenti hanno potuto riflettere sull’importanza di non sprecare l’acqua, imparando a rispettare e a utilizzare questo bene prezioso in modo responsabile. La storia della cisterna di Sangano diventa così un simbolo non solo di ingegneria, ma anche di sostenibilità e rispetto per l’ambiente.

Questa esperienza ha quindi unito la meraviglia per l’arte e la storia a una lezione fondamentale: l’acqua è un bene da preservare, e ognuno di noi ha la responsabilità di garantirne un uso consapevole, per tutelare il nostro futuro e quello delle prossime generazioni.

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